🎃Halloween anni ’80 (2022)

Quest’anno per l’unica rubrica che riesco ancora a mantenere su questo blog da 5 anni da quando è stato fondato (AUGURI), parleremo di 3 film iconici anni ’80 a tema horror! Quindi preparate la lacca per capelli, il gel e i giacchetti di pelle, andiamo indietro nel tempo. Buono spavento! 😛 e buon Halloween!🎃

Trick or Treat (1986)

La locandina del film da Wikipedia

Eddie Weinbauer, un metallaro sfigato viene perennemente preso di mira dai bulli della scuola: le cose peggiorano quando il suo idolo, il cantante trasgressivo metal Sammy Curr (Tony Fields), muore in un incidente. Ma tutto cambia quando il ragazzo ascolta un CD inedito di Sammy Curr, portando lo spirito della rockstar nel mondo dei vivi…

In Italia, il film è noto con il titolo Morte a 33 giri, che ritengo sia un titolo più azzeccato e meno confusionario: sarà anche vero che si tratti di un film con il suo climax la notte di Halloween, ma con Morte a 33 giri si sposta l’attenzione sul tema metal della storia.

Un film godibile dalla buona musica, firmata dalla band heavy metal inglese Fastway. Compaiono anche Gene Simmons dei Kiss e Ozzy Osborne in un cameo del tutto irriconoscibile!

Link alla canzone Trick or Treat dei Fastway.

Rating: Vietato ai minori

The Lost Boys (1987)

Michael e Sam Emerson si trasferiscono con la madre a Santa Carla, in California, dopo il divorzio dei genitori. Peccato che la cittadina non sia per nulla un luogo normale: è il covo di un gruppo di vampiri molto interessati ai nuovi arrivati. Sam, aiutato dai due strambi ragazzi, i fratelli Edgar e Alan Frog, cercherà di salvare il fratello maggiore Michael…

Locandina del film da Wikipedia

Film diretto da Joel Schumacher, che diverrà famoso per il suo Batman più avanti, venne girato in una ventina di giorni nell’estate del 1986. Fa da sfondo alla vicenda il famoso Santa Cruz Beach Boardwalk, nonché parco di divertimenti che si trova proprio sulla spiaggia. Diventato un cult, è considerato uno dei film horror sui vampiri più famoso, nonché ragione per cui il taglio di capelli mullet sia andato tanto di moda in quegli anni!

Santa Cruz Beach Boardwalk oggi

Tra alcuni attori noti, ci sono Corey Feldman (Stand By Me, i Gremlins e i Goonies), un giovane Kiefer Sutherland (anche lui in Stand By Me, Flatliners, Dark City, ma che diventerà noto per aver interpretato Jack Bauer nella serie TV 24), Alex Winter (Bill & Ted’s Excellent Adventure con Keanue Reeves), Edward Herrman (interprete di Richard Gilmore, il padre di Lorelai in Una mamma per amica).

“I still believe” di Tim Cappello dal soundtrack del film.

Beetlejuice (1988)

Locandina del film da Wikipedia

Barbara ed Adam Baitland sono una coppia di fantasmi che vogliono liberarsi della nuova famiglia che adesso vive nella loro casa: cercano di spaventarli, ma niente, i Deetz non ne vogliono sapere di andarsene. La giovane Lydia Deetz, la figlia adolescente goth della coppia, riesce a vedere i due fantasmi e vuole aiutarli… E Chissà se anche lo spirito Betlegeuse possa dare una mano come dice?

Un cult degli anni ’80, vinse l’Oscar per il miglior Make-Up che credo sia molto intelligente e colorato: ogni fantasma che vediamo ha un design diverso che prende ispirazione dalla loro morte più o meno violenta. Stranamente, nonostante Michael Keaton sia osannato per il ruolo di Beetlejuice, io ho trovato il suo personaggio la parte più debole del film: fastidioso, sopra le righe, del tutto casinista e senza senso. O forse, questo era proprio l’intento dello sceneggiatore e allora touché. De gustibus.

Comunque sia, si tratta di un film godibile diretto da Tim Burton e anche divertente, con una giovanissima Winona Ryder, Alec Baldwin, Geena Davis. Tim Burton fa Halloween già da sé, vi avrò convinti direi.

Altrimenti, fa niente, ci vediamo l’anno prossimo!

Quando il brutto diventa CULT, i successi inaspettati per i motivi sbagliati

Avevo parlato tempo fa della famosa Dingo Pictures, casa di produzione tedesca di film animati chiaramente basati sui successi della Disney e di Don Bluth: così atroci che però regalano ore di intrattenimento. Capita spesso infatti, che film bocciati dalla critica e dal pubblico diventino dei cult con fan da ogni parte del mondo, proprio perchè considerati inguardabili. Insomma, anche questo è intrattenimento! Ecco 5 fra i film più brutti diventati un cult.


The Room (2003)

Non sbagliatevi con il film The Room del 2019 prodotto in Francia, o con Room del 2015 che arrivò agli Oscar quell’anno. Sto parlando di The Room del 2003, considerato il peggior film nella storia del cinema, scritto, prodotto, diretto ed interpretato da Tommy Wiseau, personaggio misterioso con il sogno nel cassetto di diventare una star hollywodiana. La trama di The Room ruota intorno alla vita di Johnny e la sua fidanzata Lisa che però insodisfatta, lo sta tradendo con il migliore amico di Johnny, Mark. L’interpretazione sopra le righe di Wiseau, le battute senza senso e molto ripetitive dei personaggi, il montaggio sconnesso delle scene, sembra tutto creato appositamente per creare il film peggiore mai prodotto.

La vicenda della produzione del film è diventata famosa con il film The Disaster Artist del 2013 con James Franco, basato sull’omonimo libro raccontato dal punto di vista di Greg Sestero, amico di Tommy Wiseau ed interprete di Mark in The Room. Famosa è la storia di come Wiseau non riuscisse a ricordare una sua battuta ciak dopo ciak, o di come abbia licenziato almeno quattro troupe cinematografiche una dopo l’altro.

Come succede per film come The Rocky Horror Picture Show, i fan di The Room si riuniscono insieme per guardare il film in sale cinematografiche vestendosi come i personaggi del film e ripetendo le battute ad alta voce. (“You’re tearing me APART Lisa”Mi stai facendo a pezzi, Lisa, famosa citazione dal film). Ad oggi, ci sono riferimenti a questo cult in molti videogiochi e video Youtube.

Bee Movie (2007)

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Locandina del film.

Bee Movie è un film d’animazione del 2007 della Dreamworks, fonte di meme e scene del tutto strampalate che ad oggi intrattiene i bambini cresciuti che ignaramente si godettero il film ai tempi. La trama segue la vita di Barry B. Benson, un’ape che può parlare con gli umani: scoprendo che tante colonie di api sono sfruttate per produrre il miele senza ricevere un vero compenso, denuncia l’umanità intera con l’aiuto di una dolce fiorista. Insmma, se l’ape che fa causa a l’umanità accusando perfino il cantante Sting (traduzione, puntura) non vi fa chiedere che razza di film sto guardando!?!?, non so che altro dirvi.

In lingua originale ci sono le voci del comico Jerry Seinfeld che interpreta il personaggio principale Barry, con la presenza anche di Renée Zellweger (la famosa Bridget Jones) e Patrick Warburton che ritengo sia uno spasso (forse lo ricorderete per la serie Netflix Una serie di sfortunati eventi dove interpreta l’autore Lemony Snicket o per essere stato la voce originale di Kronk ne Le Follie dell’Imperatore).

Sharknado (2013)

Locandina del film.

Film del 2013 prodotto dalla famosa The Asylum, casa di produzione e distribuzione cinematografica americana per film low-budget, interpretazioni forzate ed effetti speciali scadenti. La trama di Sharknado ruota attorno (ruota, ahah) a svariati personaggi che devono combattare contro degli squali sollevati in aria da delle vere e proprie trombe d’acqua: i cicloni devastano la cittadina e uccidono chiunque si trovi davanti a loro.

Il successo del primo film ha portato alla produzione di cinque sequel (Sharknado 2: The Second One, Sharknado 3: Oh Hell No!, Sharknado: The 4th Awakens, Sharknado 5: Global Swarming, The Last Sharknado: It’s About Time), dove i protagonisti si trovano sempre contro questi squali dentro i tornado: il concept è così ridicolo da diventare un divertente cult. L’ultimo film è uscito nel 2018, concludendo un periodo di successo per questa dark-comedy strampalata.

Help! (1965)

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Locandina del film.

Film del 1965 con personaggi principali i famosissimi ed inglesissimi The Beatles, prodotto dopo il primo film della band, A Hard Day’s Night.

Se il primo film era più una giornata nella vita dei Beatles, Help! è una commedia musicale con tanto di trama stramba. I Beatles cercano di registrare il loro nuovo disco, mentre una setta dell’Est vuole sacrificare Ringo Starr (il batterista) alla dea Kalili poiché indossa un anello vistoso regalatogli da una fan – la ragazza che doveva essere sacrificata all’inizio. Così i Beatles fuggono da paese a paese, tentando di sfilare l’anello a Ringo e salvargli la vita, il tutto immerso nel tipico humour britannico. Raccolse delle critiche per come la dea Kalili fosse un riferimento abbastanza chiaro alla dea Indù Kalì, rappresentando i fedeli di questa setta come degli invasati; c’è da dire che però non bisogna prendere questo film troppo sul serio, data la stragrande maggioranza di scene senza senso come Paul che viene rimpicciolito, o Ringo chiuso in un bagagliaio di un’auto. E come non ricordare la scena nella toilette?

Nel film non mancano scene in cui la band interpreta i loro brani più famosi, registrando così dei veri e propri video musicali nella pellicola stessa. Viene ritenuto importante per la storia della musica, non tanto per quanto riguarda quella della cinematografia: è comunque godibile e divertente, si tratta pur sempre dei Beatles!

Batman & Robin (1996)

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Locandina del fim.

Ne avevo già parlato in un altro articolo sull’uomo pipistrello: Baman & Robin del 1996 con protagonisti attori del calibro di George Clooney, Uma Thurman, Arnold Schwarzengger. Odiato dal regista e dagli attori stessi, anche i fan sono rimasti delusi da questa rappresentazione al cinema di Batman-Clooney. Si parlò di un ulteriore sequel nel ’99 ma non vide mai la luce del sole. E per fortuna.

I costumi che li fanno sembrare dei pupazzi di plastica, Schwarzengger a fare solo battutine sul freddo poiché interprete di Mr. Freeze, la Thurman interprete di una povera Poison Ivy languida ed assonnata…

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Mr. Freeze e le sue battutine

Con il tempo, è diventato un piccolo cult, visto il mondo colorato e del tutto sopra le righe in cui avviene la vicenda di Batman: oggi un film simile sarebbe solo un fanfilm costoso su Youtube, magari presentato a qualche fiera del tutto amatoriale. Ma erano gli anni ’90, quindi va bene così.


E adesso, che non avete voglia di guardare queste opere d’arte?

Animali Fantastici e Dove Trovarli – Mads Mikkelsen è il nuovo Grindelwald

Non seguo più la saga di Harry Potter da quando mi reputo su un’altro mondo rispetto a quello su cui vive la scrittrice (per chi non si ricordasse, ci sono state molte polemiche per alcune sue dichiarazioni transfobiche su Twitter). Ciò nonosntate, non mi ero appassionata moltissimo alla nuova saga di Animali Fantastici già in tempi non sospetti, quando la Rowling si limitiva a condividere notizie bizzarre sul mondo di Hogwarts da lei creato.

Con questo, non significa che non segua notizie al riguardo, soprattutto se così clamorose.

Nella nuova saga incentrata sulla figura di Newt Scamander, che in Harry Potter viene nominato come amante degli animali e scrittore di un libro sulle creature magiche, appaiono anche maghi famosi come il noto preside Silente e Grindelwald, il perfido mago pre-Voldemort.

Johnny Depp ha interpretato Grindelwald per i primi due film, cosa che avrebbe dovuto fare anche per i restanti tre se non fosse stato per alcuni problemi legali; qualche settimana fa è stato invitato dalla stessa Warner Bros a lasciare il ruolo, in seguito alla sua sconfitta in tribunale contro il tabloid britannico The Sun che l’attore aveva accusato di diffamazione. Il giornale infatti, aveva riportato alcune affermazioni della sua ex moglie, l’attrice Amber Heard, che lo accusa da tempo di essere stato violento durante la loro relazione.

L’attore ha spiegato l’accaduto su Instagram, promettendo di continuare la sua lotta in tribunale per raggiungere la verità.

Insomma, un gran bel casino.

Un nuovo interprete

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Mads Mikkelsen in Hannibal

Già il terzo film della saga era stato sfortunato: il 16 marzo 2020, il giorno in cui dovevano iniziare le riprese, la Warner Bros ha dovuto chiudere tutto per via della pandemia in corso e rimandare a settembre.

Poi, una produzione di dimensioni gigantesche come questa si è trovata all’improvviso a non avere più l’interprete dell’antagonista principale: e non è che sia facile cambiare ricetta quando hai già buttato latte, uova e farina e zucchero per una torta dolce che adesso vuoi salata con le verdurine per farti bello agli occhi del pubblico.

Buone entrambi, ma se fatte con un’idea dietro, un’organizzazione che ormai nel clima che si respira oggi se ne è andata a comprare le sigarette per non tornare più indietro.

Le speculazioni su chi avrebbe interpretato Grindelwald sono state parecchie: ho letto di chi volesse il ritorno di Colin Farrel (che avrei preferito personalmente dall’inizio), altri invece parlavano di Jamie Campbell Bowell (attore che interpreta Grindelwald da giovane sin dai flashback in Harry Potter).

Oggi, la notizia è ufficiale: Mads Mikkelsen (conosciuto maggiormente per il suo ruolo principale in Hannibal), sarà il nuovo volto di Gellert Grindelwald. Era da alcuni giorni in trattative con la Warner Bros ma sembra che adesso sia proprio ufficiale.

Quindi?

Penso che Mikkelsen sia un attore notevole, uno di quelli che sembra essere destinato ad interpretare solamente i cattivi ma che poi riesce in ogni ruolo.

Chissà, forse sarebbe stato meglio coinvolgerlo sin dal principio anche se nel 2015/2016 non era ancora visto come il grande attore di adesso. La serie TV di Hannibal era finita quando il primo film di Animali Fantastici doveva uscire al cinema; nel 2016, Mikkelsen avrebbe interpretato Kaecillius, il cattivo nel film Doctor Strange, forse il primo ruolo noto dopo essere stato il cattivo anche contro 007 in Casino Royale del 2006.

E non tutti forse hanno avuto modo di guardare A Royal Affair del 2012, film danese storico con Alicia Vikander, incentrato sulla storia d’amore segreta di Caterina Matilde di Hannover, regina consorte di Danimarca e del medico di corte Johann Friedrich Struense. Qui, Mikkelsen interpreta proprio Struense, forse primo ruolo dove ho avuto modo di apprezzarlo senza dover essere un antagonista.

Vedremo cosa succederà con questo nuovo film di Animali Fantastici, anche se immagino che le polemiche non mancheranno.

Batman nel tempo – chi e quando ha interpretato l’eroe pipistrello

Pochi giorni fa è uscito online il trailer del nuovo film su Batman, The Batman con protagonista Robert Pattinson che uscirà in ottobre 2021 (mondo permettendo). Ma chi ha interpretato Batman negli anni? Ne avevo già parlato in un vecchio articolo qui, ma oggi vediamo in dettaglio i nomi degli attori che hanno portato sullo schermo l’uomo pipistrello.

Chi sarà il migliore?

Lewis Wilson, Batman (serial) (1943)

Lewis Wilson in Batman

Lewis Wilson fu il primo attore ad aver interpretato Bruce Wayne/Batman, nel serial cinematografico del 1943. Negli anni ’40 e ’50 in America andava molto di moda fare più episodi di una storia per poi mandarla al cinema… Insomma, Netflix ancora non esisteva, dovevano anche inventarsi qualche modo per guardarsi un film come si deve.

Locandina del primo episodio

La trama si concentra su Batman e Robin impegnati a sconfiggere il Dr. Tito Draka, una spia giapponese decisa a trasformare le persone in zombie. Chiaramente anti-nazista e anti-giapponese, era il Batman legato alla Seconda Guerra Mondiale, essendo l’anno 1943.

Il costume lasciava un po’ a desiderare: il cappuccio ricordava più un diavoletto che un pipistrello, la tuta indossava larga al povero attore, risultando comico piuttosto che minaccioso. Ha come pregio quello di aver spianato la strada ai futuri adattamenti di Batman.

Potete vedere delle clip su Youtube.

Robert Lowery, Batman and Robin (serial) (1949)

Altro serial di film incentrato sull’uomo pipistrello ed il suo aiutante, questa volta a guerra finita, con interprete principale Robert Lowery: qui, il Dinamico Duo si scontra con il misterioso Wizard, un nemico incappuciato e la cui identità resterà segreta fino alla fine del serial.

Johnny Duncan (Robin) e Robert Lowery (Batman)

Considerato più vicino alla figura del Batman illustrato, il costume sembrava essere stato migliorato, anche se non di molto.

In alcune foto il cappuccio è deformato, mentre nelle scene con più azione il mantello è sempre in mezzo ai piedi, complicando il lavoro al povero Batman.

Nonostante fosse considerato il sequel della serie del 1943, gli attori sono tutti diversi: ancora non c’era l’idea tanto cara alla Marvel o alla DC di produrre una valanga di blockbuster con lo stesso attore.

 

Adam West, Batman: The Movie (1966)

Burt Ward (Robin) e Adam West (Batman).

Adam West interpretò Batman nella famosa serie TV omonima, per poi interpretarlo anche nel primo film del supereroe ad andare al cinema: fino a quel momento, tutti gli altri film sopracitati duravano molto poco. Riprendeva eroi e cattivi conosciuti nella serie TV, tra i quali Robin, Catwoman, Joker, il Pinguino e l’Enigmista.

Il budget a disposizione era sicuramente più alto di quello dei film precedenti: ecco che allora c’è la Batmobile o il Bat-elicottero con tanto di pipistrello nero e giallo come stemma.

Il tono pop del Batman di Adam West verrà apprezzato ed odiato negli anni: da una parte è sinonimo della cultura del tempo, dall’altra si allontana dall’idea di supereroe mascherato tenebroso al quale siamo abituati oggi. Fu un grande successo tra i ragazzini e i più grandi, entrando nell’immaginario comune.

C’è da dire che però sarà per sempre indeminticabile. Qui potete vedere il video.

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Prendi questo, dannato pesce di plastica.

Michael Keaton, Batman (1989) e Batman Returns (1992)

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Michael Keaton come Batman.

Con questi due film, Batman è rinato, ottenendo la tanto agognata oscurità che ci si aspetta da un eroe della DC con il regista Tim Burton. Michael Keaton è un eroe del tutto diverso dall’ultimo Batman che approdò al cinema negli anni ’60: era un modo per staccare dal passato ed intraprendere nuove strade.

Il personaggio è combattuto nella sua doppia vita da miliardario e vigilante, risultando quasi instabile quanto i suoi nemici più famosi.

Nel film del 1989, Batman si scontra con il Joker di Jack Nicholson che gli ruba la scena, mentre nel 1992 in Batman Returns è la volta del Pinguino di Danny DeVito e Catwoman di Michelle Pfeiffer.

Val Kilmer, Batman Forever (1995)

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Val Kilmer come Batman.

Val Kilmer subentrò a Keaton che nonostante fosse interassato a partecipare ad un eventuale terzo film, rifiutò ogni coinvolgimento quando capì che la Warner Brothers cercava un film più family friendly. Dopotutto, Tim Burton passò ad essere solo il produttore da regista, sostituito da Joel Schumacher.

Ecco quindi apparire qualche battutina qui e lì per la sceneggiatura, Batman ha lo sguardo perso e la bocca semi-aperta per tutta la durata del film, ma forse perchè Kilmer non era proprio l’attore giusto per quel ruolo: pare che dietro le quinte, se ne sia dette di cotte e di crude con il regista, presentandosi a lavoro all’orario che gli pareva.

Mi sembra giusto.

In questo film, Batman deve sconfiggere l’Enigmista (Jim Carrey) e Due Facce (Tommy Lee Jones), interpretati da due attori molto diversi tra loro che non si vedevano di buon occhio… Insomma, lavorare a questo film sarà stato come andare a scuola, litigando con il compagno di classe e i professori. Allegria!

George Clooney, Batman & Robin (1997)

George Clooney come Batman.

Inizialmente, il ruolo doveva essere nuovamente di Kilmer, impegnato però nelle riprese di un altro film, The Saint (Il Santo). Avevo già espresso in breve cosa ne pensassi di George Clooney come Batman, con i muscoli e capezzoli disegnati sulla tuta: avendo una faccia nota nel mondo dello spettacolo, non è l’attore adatto per interpretare Batman. Inoltre, risulta più comico e rilassato a confronto dei precedenti interpreti (sempre meglio di Kilmer, eh).

Che poi me l’aspetto sorseggiare un Nespresso da un momento all’altro, la colpa è solo di Clooney che ha passato anni come testimonial del famoso caffè.

In questo film del tutto sopra le righe, seguiamo la vicenda di Batman, Robin e Batgirl, contro Poison Ivy (Uma Thurman) e il Dottor Freeze (Arnold Schwarzengger) anche loro del tutto sgangherati e concentrati a fare l’uno più battute dell’altro a tema pianta/gelo.

Il film non piacque agli attori stessi che si scontrarono più volte con il regista: a detta di Clooney, hanno rischiato di uccidere il franchise di Batman con quel film bizzarro, da quanto fu strano.

E aveva ragione!

Christian Bale, The Dark Knight Trilogy (2005 – 2012)

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Christian Bale come Batman.

Arrivato nel 2005, il regista Chistopher Nolan riesumò Batman dopo il flop degli anni ’90, facendolo diventare un antieroe. Christian Bale è un Bruce Wayne tronfio e sornione che però si ritrova a perdere la donna che ama, ad affrontare i suoi nemici combattendo i suoi demoni interiori, ad agire nei limiti della legalità.

Il Batman di questa trilogia rispecchia il mondo moderno americano post 2001, muovendosi in una Gotham corrotta fino al midollo.

Come scritto in un altro articolo, Bale viene oscurato dal ruolo di Heath Ledger come Joker in The Dark Knight (Il Cavaliere Oscuro) che data la prematura scomparsa dell’attore pochi mesi prima dell’uscita del film, ha portato solo ad alimentare le grandi aspettative per quel film.

Ben Affleck, Batman v. Superman (2016) e Justice League (2016)

Ben Affleck come Batman.

L’ultimo interprete dell’uomo-pipistrello dopo la fine della trilogia di Nolan, è stato Ben Affleck, primo Batman ad affrontare Superman e ad essere nella Justice League sullo schermo. A suo discapito, si trova a combattere contro l’Enigmista Lex Luthor, per poi ritrovarsi in una Justice League riunita di fretta e furia.

Non adatto fisicamente al ruolo, ritengo sempre che il povero attore sembri che stia indossando un costume di Halloween molto costoso: a suo confronto, preferisco il Batman precedente di Bale, forse più vicino all’idea di Bruce Wayne che mi sono fatta negli anni.

Chissà, forse se ci fossero stati più film o un progetto ben studiato come quello dell’universo Marvel fino al 2012 culminando con il primo The Avengers, mi sarebbe piaciuto di più.

O forse no.

Robert Pattinson, The Batman (2021)

Robert Pattinson nel trailer del film The Batman.

Dalle poche immagini, posso dire che il costume nell’insieme funziona, così come Robert Pattinson che è cresciuto e si è distanziato molto dalla saga di Twilight; credo che questo film possa rappresentare la possibilità di staccarsi per sempre dal ruolo del vampiro luminso delle adolescenti.

Si tratterà di un Batman più giovane che dovrà scontrarsi contro un Enigmista-serial killer e per niente giocoso, ma anche un Pinguino interpretato da un Colin Farrel del tutto irriconoscibile.

Insomma, ho un buon presentimento al riguardo: hanno perfino usato un rifacimento epico di Something in the way dei Nirvana come colonna sonora del trailer, non potevo chiedere di meglio.


Si conclude qui la lista dei Batman cinematografici! Magari più avanti, tratterò anche di quelli videoludici, le sue versioni non hanno fine.

Alla prossima!

Oscar 2020, tra grandi vincitori e snobbati

Gli Oscar 2020 sono terminati: avete indovinato i vincitori oppure ci siete rimasti così male da giurare di non mangiare mai più popcorn?

Per quanto riguarda la vittoria di Joaquin Phoenix come miglior attore non c’era nessun dubbio: dopo la vittoria al Golden Globes, ai SAG Awards e ai BAFTA, sarebbe stato strano che non si portasse a casa pure l’Oscar. Il film di Joker ha ottenuto anche un Oscar come miglior colonna sonora tra le 11 candidature ricevute.

Brad Pitt ha vinto il suo primo Oscar come attore non protagonista: aveva vinto il miglior film nel 2014 con 12 Anni Schiavo per averlo prodotto.

Laura Dern ha vinto come attrice non protagonista per la sua interpretazione agguerrita in Storia di un Matrimonio, mentre Renee Zellweger ha vinto come attrice protagonista in Judy.

Grande il trionfo di Parasite, il film sudcoreano del regista Bong Joon-ho che ha vinto come miglior film, miglior regia, miglior film straniero e miglior sceneggiatura originale, contro personaggi del calibro di Tarantino. Speriamo che in futuro ci siano sempre più film da ogni parte del mondo ad essere riconosciuti nelle tante categorie dei primi Oscar: basta superare la barriera linguistica con i sottotitoli dopotutto, che non sono il male in Terra.

Toy Story 4 ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione, segnando la decima vittoria della Pixar in questa categoria.

Tra i grandi snobbati c’è stato The Irishman, che di 10 candidature non ha ottenuto nessuna statuetta, tornandosene a casa a mani vuote.

Ed ecco qui sotto la lista del resto dei vincitori!

Ne vuoi uno anche tu?

Miglior Attore non protagonista: Brad Pitt, C’era una volta… a Hollywood

Miglior Film d’animazione: Toy Story 4

Miglior Corto animato: Hair Love 

Miglior Sceneggiatura originale: Parasite

Miglior Sceneggiatura non originale: Jojo Rabbit

Miglior Cortometraggio: The Neighbor’s Window

Miglior Scenografia: C’era una volta… a Hollywood

Miglior Costumi: Piccole donne

Miglior Documentario: Made in USA – Una fabbrica in Ohio

Miglior Cortometraggio documentario: Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl)

Miglior Attrice non protagonista: Laura Dern, Storia di un matrimonio

Miglior Montaggio sonoro: Le Mans 66 – La grande sfida

Miglior Sonoro: 1917 

Miglior Fotografia: 1917 

Miglior Montaggio: Le Mans 66 – La grande sfida

Miglior Effetti speciali: 1917

Miglior Trucco e acconciature: Bombshell

Miglior Film internazionale: Parasite (Corea del Sud)

Miglior Colonna sonora: Joker

Miglior Canzone originale: “(I’m Gonna) Love Me Again”, Rocketman

Miglior Regia: Bong Joon Ho, Parasite

Miglior Attore protagonista: Joaquin Phoenix, Joker

Miglior Attrice protagonista: Renee Zellweger, Judy

Miglior film: Parasite 

Everything Wrong With, i peccati dei film

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Logo da Wikipedia

Siete quelle persone che non riescono a tenere la bocca chiusa durante la visione di un film, dovendo commentare ogni singola scena e attore? I vostri amici e parenti vi devono legare alla sedia ed imbavagliare per guardarsi qualcosa alla TV in santa pace?

Bene, allora esiste il canale per voi. Niente più occhiatacce e sospiri!

Non so se ne avessi già parlato o meno tempo fa, ma ci tengo a segnalarvi su Youtube il canale di CinemaSins.

Il loro motto è No movies is without sin, nessuno film è senza peccato: che siano errori di scena, presenza di attori di nicchia, storie assurde, non importa! Nessun film viene risparmiato, perché anche l’opera più premiata nel mondo del cinema può avere dei difetti.

Il concept di ogni video è molto semplice: il titolo è sempre Everything Wrong With e la voce del narratore commenta sarcastico le scene dei film, contandoli come sins, peccati.

E se non siete fan di film, il team di CinemaSins carica settimanalmente anche video sulle serie TV e video musicali: insomma, ci sono ore e ore di divertimento.

Per chi non mastica perfettamente l’inglese, niente paura! Ci sono i sottotitoli integrati che per lo meno permettono di seguire il narratore.


“Ah, ma quindi è questo il modo in cui procrastini.”

Forse.

Film da guardare la sera di Halloween

Appuntamento annuale con la notte delle streghe, tra zucche, ragni rigorosamente di plastica e scheletri. Cosa c’è di meglio di un buon film? Qui potete trovare i consigli dell’anno scorso che sono sempre validi.

Quindi per l’occasione, ecco altri 3 buoni film da poter vedere la sera di Halloween! Ce ne sono per tutti i gusti: horror, meno horror, inquietanti, per tutti, fate voi. 🎃

The Crow (1994)

Brandon Lee in una scena del film The Crow (1994), © 1994 – Miramax Films

Il Corvo è un film del 1994, basato sul fumetto omonimo di James O’Barr, diretto da Alex Proyas. Il film narra della storia di Eric Draven, un musicista rock ucciso insieme alla sua fidanzata nella Notte del Diavolo (Devil’s Night) a Detroit, il 30 ottobre; l’anno seguente, viene riportato in vita da un corvo per poter compiere la sua vendetta, cercando i criminali nella città.

Eric Draven è interpretato da Brandon Lee, figlio di Bruce Lee, che morì durante le riprese: la pistola caricata a salve che sarebbe servita per una scena, venne caricata con proiettili veri privi della polvere da sparo per una disattenzione della crew. L’arma venne usata in altre scene, ma uno dei proiettili rimase incastrato nella canna: questo partì dopo uno sparo, colpendo l’attore che morì in ospedale.

Il film è un omaggio al suo lavoro, completato con l’ausilio di tecniche al computer e con alcune modifiche alla sceneggiatura: nel tempo è diventato un cult, così come la colonna sonora con le musiche dei The Cure e i Nine Inch Nails.

Perfetto per chi ama le storie drammatiche con lieto fine ed una morale: it can’t rain all the time, non può piovere per sempre, dice Eric. Bisogna credere che prima o poi spunterà il sole, anche dopo le tempeste più buie.

IT (2017)

Bill Skarsgård interpreta Pennywise, nonché It, Foto di Brooke Palmer – © 2017 Warner Bros. Entertainment Inc

It o It – Capitolo Uno, è un film basato sull’omonimo romanzo di Stephen King, diretto a Andrés Muschietti: se nel romanzo gli eventi avvengono durante gli anni ’50, in questo film la storia inizia nel 1988.

La storia ruota attorno a un gruppo di ragazzini che vivono nella cittadina fittizia di Derry, nel Maine, dove avvengono sparizioni misteriosi di bambini e adolescenti: fra questi, anche il fratellino di Bill, Georgie, è scomparso. I ragazzini si troveranno faccia a faccia con le loro paure più profonde, da soli contro Pennywise.

Nel nuovo film, l’attore svedese Bill Skarsgård interpreta Pennywise il clown danzante, it, che si discosta da ogni tipo di interpretazione precedente: nel 1990, venne mandata in onda una serie TV con Tim Curry nel ruolo di Pennywise.

Il film ha ricevuto ottime recensioni, incassando più di 700 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando così il film horror ad aver incassato di più in assoluto. Il 6 settembre 2019 è uscito anche il secondo film, It – Chapter Two, che è ambientato 27 anni dopo.

Se non siete amanti dei jumpscare (Pennywise spunta fuori quando meno te l’aspetti per spaventare i ragazzini e lo spettatore incluso) o degli horror, non è il film per voi! Ma è Halloween, si potrebbe fare uno strappo alla regola.

Hocus Pocus (1993)

Bette Midler, Sarah Jessica Parker, and Kathy Najimy in Hocus Pocus (1993)

Hocus Pocus è un film di tutto un altro genere, una commedia targata Disney del 1993 diretta da Kenny Ortega: nonostante abbia ricevuto delle recensioni al limite della sufficienza, è diventato un cult per quelli cresciuti con Disney Channel durante i primi anni 2000.

La storia è ambientata a Salem, 300 anni dopo l’esecuzione di tre streghe malvagie da parte della comunità. Tre ragazzini le risveglieranno per sbaglio il giorno di Halloween e dovranno sconfiggerle per evitare che acquisiscano l’immortalità: infatti le streghe potranno restare in vita solo per una notte prima di diventare polvere, a meno che non riescano a preparare una pozione rubando la giovinezza ad una giovane vittima.

Nel cast ci sono attori del calibro di Sarah Jessica Parker, Bette Midler e Doug Jones (che ha interpretato nel 2017 il mostro marino ne La Forma dell’Acqua e tanti altri personaggi nei film di Guillermo Del Toro).

Doug Jones interpreta Billy Butcherson.

Buona visione e Buon Halloween! 🎃

Ad ognuno il suo, parlando di divieti

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Nel post entusiasmo per l’uscita del film Joker, era inevitabile leggere di gente che si è ritrovata in sala in compagnia di ragazzini, in barba al vietato ai minori: negli Stati Uniti infatti ha ricevuto un rating R (vietato ai minori di 17 anni). Certo, è andata meglio in Europa dove invece i teenagers sono potuti andare tranquillamente al cinema: in Italia è stato vietato ai minori di 14, in Regno Unito a quelli di 15 anni.

In un mio vecchio articolo ho parlato del PEGI riguardo i videogiochi, spiegando come per ogni gioco ci sia il pubblico adatto; con i film è la stessa cosa, ad ognuno il suo.

E non parliamo dell’uscita al cinema di IT, che sia il primo o il secondo capitolo non importa, c’erano sempre persone ben sotto l’età consigliata a guardarsi il film.

Ehi, ma se io voglio vedere un film horror a 15 anni perché mi piace, chi sei tu per vietarmelo? 

Ma proprio nessuno, anzi, complimenti che ci riesci senza problemi: a volte per quanto riguarda certe trame, bisognerebbe prendere in considerazione la maturità del ragazzo in questione.

Esempio. Alla fine del primo superiore, un giorno di giugno alcune mie compagne di classe decisero di passare le ore di buco mettendo su un film, con tanto di serrande abbassate: 1408, un film basato su un racconto di Stephen King, un horror ovviamente.

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Ricostruzione di come vidi il film 1408 in classe.

Risultato? Per due notti di fila ho ficcato la testa sotto il cuscino.

Ero pronta per vedere un horror? No, ma dieci anni dopo sono diventata la prima ad andare a leggersi storie horror. Una volta sarebbe stato impensabile anche solo guardarmi IT, i jumpscare mi facevano venire tre infarti e i capelli prematuramente bianchi.

Si cresce, si cambia, si matura.


Con questo però non giustifico quei genitori che si portano i bambini a guardare film per adulti: come posso dimenticare Deadpool, il supereroe senza alcun freni? Ricordo che in sala in Italia, vidi un papà in compagnia dei figli che non avranno avuto più di 13 anni entrambi.

Non so se poi questo signore fu fra quelli che criticarono i creatori del film per aver osato scandalizzare i loro fragili angioletti: ma tu che potevi leggere il divieto e tenerteli a casa, no, eh? Supereroe non è sinonimo di roba per bambini, basta leggersi la trama di The Boys di Amazon Prime per rendersene conto, con personaggi grezzi, violenti e pure trasgressivi.

Insomma, per andare sul sicuro leggete sempre il divieto dei film, poi valutate se andarci o meno: qui in UK ti chiedono la carta d’identità, cosa che non ho mai visto fare in anni di film al cinema della mia città (son dettagli).

Buona visione, che sia pure un cartone animato di Barbie.

Film – Joker, la nemesi di Batman, un’icona nel tempo

Scena dal trailer del film, screenshot preso da Wikipedia

Il 4 ottobre 2019 è uscito nelle sale del Regno Unito il film Joker di Todd Philips, basato sul personaggio omonimo della DC, il clown nemesi del supereroe dark Batman.

Nel tempo però si sono susseguiti numerosi Joker interpretati da diversi attori e doppiatori che hanno reso il personaggio in modo unico ed inimitabile, lasciando i fan più o meno soddisfatti.

Le Origini di Joker

Conrad Veidt nel ruolo di Gwynplaine ne “L’Uomo Che Ride”

Il personaggio di Joker venne introdotto nel 1940 per essere una antagonista diverso dai soliti cattivi che si imbattevano nell’uomo pipistrello: doveva essere esotico, imprevedibile e con un carisma pari a quello dell’eroe. L’interpretazione di Conrad Veidt nel film The Man Who Laughs (L’Uomo Che Ride, basato sull’omonimo romanzo di Victor Hugo) del 1928 fu fonte di ispirazione per la smorfia esagerata di Joker; qui l’attore tedesco interpretava Gwynplaine, un uomo con la bocca perennemente distorta in un sorriso inquietante.

Batman (1966)

Joker appare sullo schermo per la prima volta nella serie TV degli anni ’60 interpretato da Cesar Romero: l’attore si rifiutò di tagliarsi i baffi, nascondendoli sotto il trucco bianco per non farli notare durante le riprese… Ad un occhio attento è palese, ma di sfuggita poteva essere un dettaglio del tutto trascurabile: me ne sono accorta poco tempo fa. Irriverente e fuori dagli schemi, è la trasposizione del Joker dei primi fumetti.

Batman (1989)

Nel film di Tim Burton è interpretato da Jack Nickolson: la sua performance entra nell’immaginario collettivo del Joker psicopatico, violento e lunatico. Indimenticabile il suo costume con tanto di cappello e trucco da donargli un sorriso distorto e demoniaco, un po’ da cattivo da vecchio film noir.

The Dark Knight – Il Cavaliere Oscuro (2008)

Film della trilogia del regista Cristopher Nolan, ne Il Cavaliere Oscuro incontravamo il Joker interpretato dal compianto Heath Ledger. Il suo costume si ispirava al punk di Johnny Rotten dei Sex Pistols, ma anche ad Alex DeLarge di Arancia Meccanica. Violento, sarcastico ed imprevedibile, è l’antagonista perfetto per un Batman più dark che mai: famosissima è la scena della matita, qui su Youtube in lingua originale. A Ledger venne consegnato postumo il premio Oscar come Miglior Attore Non Protagonista nel 2009.

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Ad oggi, la sua immagine è stata commercializzata ovunque assieme alle sue citazioni più note: why so serious? (perché sei così serio?)

Suicide Squad (2016)

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Nel film incentrato sui cattivi della DC, il Joker appare per circa 15 minuti per spiegarci le origini di Harley Quinn. Interpretato da Jared Leto, ha ricevuto molte critiche anche da parte di fan sfegatati, dato il suo look e comportamento del tutto fuori dal comune, ben distante dal tipico Joker dei fumetti. Parlando del film, ho espresso il mio umile pensiero nei confronti di questo errore personaggio in una vecchia recensione.

LEGO Batman (2017)

Il Joker del film animato di Batman racchiude in sé lo spirito di quelli che lo hanno preceduto, prendendosi in giro: è doppiato da Zach Galifianakis. Essendo un film dal tono parodistico, si scherza sul rapporto di odio-amore tra il nemico ed il suo eroe, che non avrebbero nulla da fare senza la loro speciale lotta continua: Batman e Joker dovranno perfino collaborare per salvare la città di Gotham.

Batman: Arkham (2009 – 2015)

Nella saga di video game con protagonista Batman, il Joker in originale è doppiato da Mark Hamill: sì, proprio lui, Luke Skywalker di Star Wars! La sua interpretazione è stata così tanto apprezzata da portarlo a diventare la voce ufficiale di Joker nei cartoni animati, come nella trasposizione animata di The Killing Joke.

Batman: The TellTale Series (2017) e Batman: The Enemy Within (2018)

La TellTale prima di chiudere i battenti, pubblicò ben due episodi videoludici con protagonista Batman, dove bisognava scegliere tra varie opzioni e seguire la storia così come ci si presentava davanti. Nel gioco sono le scelte di Batman (il giocatore) a plasmare il destino di Joker, all’epoca John Doe, che può diventare nostro acerrimo nemico o amico (frenemy, al limite tra odio e amore). Viene doppiato da Anthony Ingruber, conosciuto su Youtube per i suoi lavori di doppiaggio amatoriali, ispirandosi alle performance di Heath Ledger, Jack Nicholson e Zach Galifianakis.

Joker (2019)

Nel nuovo film su Joker, seguiamo la discesa nella follia di Arthur Peck, un uomo disturbato mentalmente che vive a casa con la madre malata: il suo sogno è quello di diventare un grande comico, ispirandosi al suo idolo presentatore Murray Franklin (interpretato da Robert De Niro). Purtroppo la città di Gotham trasuda di violenza e povertà, lasciando andare Arthur alla deriva.

La musica distorta diventa sempre più definita man mano che ci si avvicina alla fine del film, trasponendo in suoni la metamorfosi di Arthur in Joker.

Il film ha vinto il Leone D’Oro al Festival di Venezia, mentre Joaquin Phoenix ha ricevuto l’ammirazione della critica internazionale: tanti sono stati i fan rimasti a bocca aperta dalla sua performance.

Sembrava impossibile dopo Ledger poter interpretare un Joker degno di questo nome, ma pare che Phoenix ci sia riuscito alla grande: si respira l’atmosfera oscura da fumetto, missione compiuta.

Quando le multinazionali si prendono in giro: come farsi pubblicità

Ronald McDonald’s e IT

Davanti al McDonald’s del centro commerciale della mia città c’è stata per parecchio tempo una panchina con sopra un fantoccio di Ronald McDonald dalla faccia spiritata, la mascotte del fast food. Il tempo gli aveva quasi portato via il naso, facendolo diventare meno rosso e sgargiante di una volta, senza parlare della tuta gialla ormai diventata color mostarda.

Non è lui, ma lo sguardo morto è quello e rende l’idea.

Il povero pagliaccio sparì dopo uno dei grandi rinnovi del locale: mi chiedo se l’abbiano chiuso in qualche buio magazzino, pronto a fare venire un infarto a gente con la fobia dei clown; sarà anche per questo suo aspetto inquietante che all’uscita del film IT nel 2017, il Burger King in Russia aveva chiesto di vietarne la proiezione, secondo loro Pennywise somigliava troppo a Ronald, pubblicizzando il McDonald’s.

Il palloncino rosso potrebbe confondere lo spettatore e fargli venire voglia di un hamburger, già.

In realtà, il ruolo di Ronald McDonald’s era quello di invogliare le persone a fermarsi lì per un po’, i bambini ci si aggrappavano come delle scimmie e poi le madri dovevano trascinarli via in due modi: o urlando in tutti i dialetti, o comprandogli un gelato da 0,50 centesimi (adesso ti costa il doppio).

Il gioco

Ronald fu anche a suo malgrado il protagonista di un gioco parodia non ufficiale sul McDonald’s: qui interpretavi il CEO del fast food dove bisognava cercare di avere più successo possibile, comprando il silenzio di politici o nutrizionisti, scegliendo se minacciare i tuoi dipendenti o andare in bancarotta. Insomma, una risposta “simpatica” alle tante accuse che negli anni sono piovute sulla multinazionale americana.

 

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Schermata iniziale del gioco

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Screenshot del gioco

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Screenshot del gioco

Dopo averci giocato il Mc non ne usciva molto bene, ma alla fin fine era pur sempre pubblicità gratuita: come se da domani le persone non andassero più a mangiarsi un BigMac.

Magari io no, ma ho visto con i miei occhi persone che alle cinque di pomeriggio si sono fatte pranzi succulenti a base di hamburger, piuttosto che un leggero tè e biscottini.

Contenti loro.

KFC

La Kentucky Fried Chicken, conosciuta anche come KFC, è un’altra catena di fast food americana molto famosa in giro per il mondo, specializzata come da titolo nel pollo fritto: famosi sono i cesti di carta pieni di pollo che basterebbero a sfamare una città di medie dimensioni.

Nel tempo il menù è variato, così da offrire anche hamburger, patatine e ovviamente bibite gassate, quando mai.

La mascotte è il fondatore stesso, il Colonnello Sanders, il tipo con gli occhiali neri e i capelli bianchi, baffi e pizzetto. Lo trovi sui poster, internet, sui sacchetti delle patatine, ovunque, un po’ come la controparte McDonald’s.

Notizia di qualche giorno fa è l’arrivo di un gioco dating simulator (simulatore di appuntamenti) del tutto demenziale, dove il giocatore potrà conquistare il cuore del Colonnello Sanders.

Non sto scherzando, ecco le prove, soffrite insieme a me.

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“I Love You, Colonel Sanders! A Finger Lickin’ Good Dating Simulator” sarà presto giocabile su PC solo in lingua inglese.

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Screenshot del gioco da Steam

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Screenshot del gioco da Steam

Box con sotto i dialoghi, personaggi patinati che sembrano usciti da un anime, musica allegra e tintinnante, non gli manca niente: ti lascia basito, ti stropicci gli occhi e ti chiedi che cosa cavolo ho appena visto?

Credevo si trattasse di una parodia come il gioco del McDonald’s, ma invece no, l’editore è proprio la KFC: il loro logo è pure nel trailer. Il gioco sarà del tutto gratuito, anche perché sfido chiunque a trovare qualcuno che ci voglia buttare dei soldi reali per averlo.

Chiamali fessi! Non è altro che un modo per farsi pubblicità, un modo bizzarro direi, ma pur sempre efficace. Prendendo in giro sia loro stessi che i videogiocatori, hanno fatto parlare del loro pollo fritto in un modo o nell’altro: chissà se aumenteranno veramente le vendite.

Devo fare un gioco anche io basato sui miei racconti? Potrebbe essere una buona idea (o un suicidio professionale).