Nel post entusiasmo per l’uscita del film Joker, era inevitabile leggere di gente che si è ritrovata in sala in compagnia di ragazzini, in barba al vietato ai minori: negli Stati Uniti infatti ha ricevuto un rating R (vietato ai minori di 17 anni). Certo, è andata meglio in Europa dove invece i teenagers sono potuti andare tranquillamente al cinema: in Italia è stato vietato ai minori di 14, in Regno Unito a quelli di 15 anni.
In un mio vecchio articolo ho parlato del PEGI riguardo i videogiochi, spiegando come per ogni gioco ci sia il pubblico adatto; con i film è la stessa cosa, ad ognuno il suo.
E non parliamo dell’uscita al cinema di IT, che sia il primo o il secondo capitolo non importa, c’erano sempre persone ben sotto l’età consigliata a guardarsi il film.
Ehi, ma se io voglio vedere un film horror a 15 anni perché mi piace, chi sei tu per vietarmelo?
Ma proprio nessuno, anzi, complimenti che ci riesci senza problemi: a volte per quanto riguarda certe trame, bisognerebbe prendere in considerazione la maturità del ragazzo in questione.
Esempio. Alla fine del primo superiore, un giorno di giugno alcune mie compagne di classe decisero di passare le ore di buco mettendo su un film, con tanto di serrande abbassate: 1408, un film basato su un racconto di Stephen King, un horror ovviamente.
Risultato? Per due notti di fila ho ficcato la testa sotto il cuscino.
Ero pronta per vedere un horror? No, ma dieci anni dopo sono diventata la prima ad andare a leggersi storie horror. Una volta sarebbe stato impensabile anche solo guardarmi IT, i jumpscare mi facevano venire tre infarti e i capelli prematuramente bianchi.
Si cresce, si cambia, si matura.
Con questo però non giustifico quei genitori che si portano i bambini a guardare film per adulti: come posso dimenticare Deadpool, il supereroe senza alcun freni? Ricordo che in sala in Italia, vidi un papà in compagnia dei figli che non avranno avuto più di 13 anni entrambi.
Non so se poi questo signore fu fra quelli che criticarono i creatori del film per aver osato scandalizzare i loro fragili angioletti: ma tu che potevi leggere il divieto e tenerteli a casa, no, eh? Supereroe non è sinonimo di roba per bambini, basta leggersi la trama di The Boys di Amazon Prime per rendersene conto, con personaggi grezzi, violenti e pure trasgressivi.
Insomma, per andare sul sicuro leggete sempre il divieto dei film, poi valutate se andarci o meno: qui in UK ti chiedono la carta d’identità, cosa che non ho mai visto fare in anni di film al cinema della mia città (son dettagli).
Buona visione, che sia pure un cartone animato di Barbie.