Politica Stellare, i Palpatine Morderni

Palpatine non è diventato Imperatore Galattico in un giorno solo, si è fatto un mazzo non da poco. Apparendo come Darth Sideous, ha convinto la razza aliena dei Nemoidiani (della Federazione dei Mercanti) a bloccare ogni tipo di commercio con il pianeta Naboo, fa un gran casino che la metà basta e pure se perde alla fine dell’Episodio I, diventa Cancelliere Supremo della Repubblica. Nessuno, ma nessuno, nel Senato avrebbe mai pensato che Darth Sideous e Palpatine potessero essere la stessa persona. Vabbè, ma dove vuoi che vada da lì, ci sono pure gli Jedi. Se ne starà buono buono a farsi i fatti suoi.

Certo, certo.

Alla fine dell’Episodio III, gli Jedi vengono fatti fuori tutti e Palpatine si autoelegge Imperatore Supremo (Cancelliere gli stava stretto), tra gli applausi del Senato. Si scontra un attimo con Yoda che però decide di fuggire e andare in esilio: diciamo che il massacro degli Jedi non l’ha preso benissimo. Da lì in poi Palpatine dice addio alla facciata da serio politico per andare in giro con un asciugamano nero in testa, regnando indisturbato sulla Galassia fino all’arrivo di Luke Skywalker.

 

Quasi 20 anni di regno.

La doccia più lunga della sua vita.

Ma lui amava la democrazia, mica no, lo diceva sempre davanti a tutto il Senato, grande persona.

Salutava sempre.


Essere un cattivo politico non è un lavoro per tutti: devi avere occhi e orecchie ovunque che ascoltano, registrano, elaborano. Qualsiasi scelta deve avere uno scopo ben preciso, che magari le masse non capiranno, ma tu sì. Sei tu che conti nel grande gioco delle poltrone, un po’ come in Games of Thrones. E chissene frega se ogni tanto qualcuno viene avvelenato al tuo fianco, finché lo puoi raccontare, mors tua vita mea.

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Certo, non ce lo vedo Palpatine uscire dalla sua navetta per andare a offrire tè e biscotti ai giornalisti per non rispondere alle loro domande; manco a prendersela con i videogiochi per le sue sconfitte; e non ce lo vedo nemmeno troppo bene a farsi i selfie con gli Stormtrooper, ma vabbé lo scuso, sarà l’età. Palpatine è un cattivo politico vecchio stile, è un Imperatore Galattico, la gente la comanda infondendo paura ed usando il lato oscuro della Forza in una Galassia lontana lontana.

Nella nostra esistono i social, le fake news, le polemiche a colpi di tweet: sono i superpoteri del potente di turno. Si scrivono commenti da bar  che corrono liberi per il web per andare a colpire chiunque, danno il quarto d’ora di fama all’utente PierGianFrancesconio medio e si va avanti tra un Buongiorno Kaffé e un Amen seguito da ma morite tutti se non peggio.

Ah, la coerenza.

E non osare dire qualcosa in contrario, pena la gogna pubblica.

Bah. Io sarò pure per la libertà di parola, ma non tollero l’intolleranza della mia tolleranza. Tra un po’ non potrò manco andare in giro con i capelli corti e la camicia, sembrerò troppo ambigua e ricorderò la teoria gender a qualcuno che odia il prossimo e giù mazzate. Mettiamoci pure che sono straniera in un altro paese, ho fatto bingo! Per dirla come qui.

Basterebbe della civiltà, leggere un paio di libri, guardarsi Star Wars togliendosi le fette di prosciutto dagli occhi, ma che lo dico a fare.

Applaudiamo tutti.

Quindi è così che muore la libertà, sotto scroscianti applausi.

Film – Star Wars Episodio IV

Dopo tempo, eccoci al momento tanto atteso: parliamo della trilogia originale di Star Wars! Vi faccio un riassunto poco dettagliato dell’episodio IV, tanto per iniziare. Ci sono tante gif e poche parole, ma credo che per apprezzare al meglio questo film, bisogna vederlo (ma dai).

Io faccio solo degli articoli che spaccio per recensioni.

Buon divertimento!

Episodio IV – Una Nuova Speranza

Eccoli qui, buoni e cattivi. (Credits Pinterest)

L’episodio IV, Una Nuova Speranza, in origine era intitolato solamente Star Wars (Guerre Stellari in Italiano) ed il motivo è evidente, dai. Siamo nello spazio in una Galassia lontana lontana, 19 anni dopo la Fondazione dell’Impero Galattico, governato dal malvagio Palpatine ed aiutato da Lord Darth Vader che porta terrore e morte ovunque vada. Se volete saperne di più al riguardo, non abbiate fretta, c’è la trilogia prequel, vi spiegherà tutto!

Sembra non esserci speranza (ahah), ma fortunatamente esiste l’Alleanza Ribelle che per fortuna (o per una storia raccontata in Rogue One) è a conoscenza del punto debole della Death Star (la Morte Nera), una stazione spaziale grande come una luna che può distruggere un intero pianeta con il suo raggio mortale. Quando ne serve una, non le trovi mai eh?

La principessa Leia Organa (Leila in Italiano) dell’Alleanza viene catturata dall’Impero ma trasferisce le informazioni segrete sulla Death Star in un droide R2-D2 (C1-P8 in Italiano), che se potesse parlare sarebbe solo da censurare. Assieme ad un altro droide dall’accento inglese e più umanoide, C-3PO (D-3BO in Italiano), finiscono sul pianeta Tatooine e vanno alla ricerca di Obi-Wan Kenobi, unico che può aiutare i Ribelli… Purtroppo, vengono catturati e poi venduti a Owen Lars, un contadino che vive in questo deserto con moglie e nipote, un certo Luke Skywalker.

La povera Leia invece assiste alla distruzione del suo pianeta Alderaan, ma ahimè, c’era poco da fare contro la Death Star: nella Galassia c’è più spazio da oggi.

Bleep, Bloop, Bloam, Goodbye to your home

R2D2 mostra il messaggio della principessa a Luke e decide di aiutarli a trovare Obi-Wan Kenobi, che alla fine si scopre essere il vecchio Ben, un uomo che tutti pensavano fosse un pazzo stregone eremita. Come si dice, tutto mondo è paese? Qui si conoscono tutti, manco fossimo in un borgo di provincia. E sono pure apparentati fra loro.

Obi- Wan (che adesso è anziano e non è più il baldo giovane Ewan McGregor dopo solo 20 anni) racconta a Luke di suo padre Anakin Skywalker, morto per mano di Darth Vader e anche degli Jedi e della Forza.

Tralascia dei dettagli importanti che sanno tutti (Vader è il padre di Luke e di Leia), ma è pur vero che se svelasse tutto all’inizio del film, allora non ci sarebbe più nessun gusto nel vederlo.

Bene… Ma come si va ad aiutare una Principessa se manca il mezzo di trasporto? Trovi un contrabbandiere di nome Han Solo (Ian Solo) accompagnato dal wookie Chewbacca e salti sulla Millennium Falcon! Certo, magari hai qualche problemino(ino-ino) con gli alieni locali, prendi un paio di colpi, ma poi ne vale la pena.

Ma siamo sicuri?

Grazie al potere della Fortuna Forza, i nostri eroi mettono in atto un piano per salvare la Principessa: Obi-Wan morirà per mano di Vader dopo essersi punzecchiati con le spade laser davanti ad un Luke straziato dal dolore, ma per lo meno Leia sarà salva.

Piano Vader, piano, ho una certa età…

Fuggono per mettersi in salvo sulla luna del pianeta Yavin, dove i ribelli pianificano l’attacco alla Death Star che riuscirà grazie ovviamente al nostro Luke che è un pilota provetto (come suo padre). In questa Galassia ce ne fosse uno non capace di guidare navette, eh? Sarà semplicissimo allora, altro che guidare in mezzo al traffico delle sei di sera in pieno centro città.

Comunque, la Death Star fa una brutta fine, esplodendo in mille pezzi nello spazio. (Sì, sorvoliamo sul fatto che in questo tipo di spazio possano avvenire esplosioni, nonostante non ci sia atmosfera. Non voglio rovinarvi il divertimento, quindi non lo conterò come errore imperdonabile.)

1 a 0 per i Ribelli.

Yuppie!

Morale?

L’unione fa la forza e il bene trionfa sul male, anche se per ora si tratta solo di una battaglia e non di una guerra: è pur sempre motivo di festa!

Ah, e quando costruisci un’arma di distruzione di massa, fa in modo e maniera di non metterci un punto debole, magari con tanto di cartello “prego, da questa parte per distruggere tutto, pulitevi le scarpe sul tappetino prima di entrare!”

Come vedremo più avanti, questi cattivi non impareranno mai.

Mai.

Film – Star Wars Episodi I, II, III

Eccoci alla trilogia uscita al cinema nei primi anni 2000, partorita dal genio di George Lucas e che ha visto come personaggi principali il giovane Anakin Skywalker e il suo maestro Obi-Wan Kenobi. La storia segue il percorso che ha portato il giovane Anakin da apprendista Jedi a Signore Oscuro conosciuto con il nome di Darth Vader/Fener, così come ci mostra il passaggio dalla Repubblica all’Impero governato dal malvagio Palpatine.

Sono dei capolavori? Sono delle pallide imitazioni della prima trilogia? Sono solo dei film? Scopriamolo, va, ve li racconto alla meno peggio. Mi scuso in anticipo per eventuali errori/incongruenze/offese.

Episodio I – Jar Jar No

Locandina artistica del film, Matt Busch

Il primo episodio, La Minaccia Fantasma, ci introduce ad un giovanissimo Obi-Wan Kenobi che accompagna il suo maestro Jedi Qui-Gonn Jinn in una missione diplomatica per cercare di risolvere “amichevolmente” (ma quando mai, queste sono guerre stellari) una disputa fra la Repubblica Galattica e la Federazione dei Mercati, sotto il controllo del Signore Oscuro Sith, Darth Sidious. I due Jedi vengono attaccati e nella fuga, incontrano un simpaticissimo, divertentissimo alieno, un Gungan, di nome Jar Jar Binks che si unirà alla coppia per la nostra felicità. Insieme, aiutano la regina di Naboo, Padmé Amidala, a lasciare Naboo per denunciare al Senato cosa sta accadendo = ovvero i cattivi stanno facendo quello che gli pare e nessuno fa nulla.

Come sempre.

Ahimé, per un guasto alla loro navicella, atterrano su Tatooine, un pianeta perfetto per i campionati di castelli di sabbia. Dritto? Sabbia. A destra? Sabbia. A sinistra? Sabbia. Solo, solamente, sabbia. Qui, incontrano un bimbetto di nove anni di nome Anakin Skywalker (vi ricorda qualcuno? Beh, il bambino in questione è già suscettibile alla Forza e pare sia potente, doh!) che lavora come schiavo. Fa una lunga gara con il suo pod (in italiano tradotto in sguscio), tre giri di percorso sabbioso, lungo e tedioso, per riscattare la sua libertà e partire con il gruppetto.

GRAZIE.

Ah ma perché, dove stanno andando? Ma dal Senato Galattico! Peccato che Padmé non venga ascoltata (e quando mai, nel Senato ci sta il senatore Palpatine che guarda caso assomiglia un po’ troppo a Sidious…), quindi ha la bella idea di andare a chiedere aiuto al popolo di Jar Jar, i Gungan, che si alleano con Naboo contro i Mercanti e il loro esercito di droidi Roger Roger.

Nel frattempo, i cattivi non se ne stanno con le mani in mano: i nostri eroi perdono Qui-Gon per mano di Darth Maul personaggio che a mio parere avrebbe meritato più screen time – che comunque poi viene ucciso a sua volta da Obi-Wan in lacrime per la morte del suo maestro.

Obi-Wan promette ad un morente Qui-Jon di addestrare il giovane Anakin per farlo diventare Jedi.

Bella idea. Bravo!

I droidi sono sconfitti, Padmé è soddisfatta ed il senatore Palpatine si fa nominare Cancelliere Supremo della Repubblica – ovviamente nessuno sospetta niente, tranquilli, va tutto bene – ed inizia anche a tenere sotto controllo il giovane Anakin…

Capito qualcosa? Sì, no, forse? Comunque sia, non è finita qui, siamo solo all’inizio.

Episodio II – L’Attacco delle Riunioni

Locandina artistica del film, Matt Busch

Nel secondo episodio, L’Attacco dei Cloni, entriamo subito nel vivo dell’azione, seguendo le vicende di Obi-Wan Kenobi ed il suo giovane apprendista Anakin Skywalker dieci anni dopo il primo episodio.

Cosa succede questa volta alla povera Repubblica? Beh, Darth Sidious (sempre Palpatine, non va da nessuna parte) ed il Jedi rinnegato conte dracula Dooku formano assieme la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, ovvero un’alleanza di pianeti che vuole l’Indipendenza dalla Repubblica (vogliono fare come gli Stati Uniti d’America, su). La povera Padmé Amidala riceve minacce di morte a catinelle, così Anakin le fa da guardia personale, mentre Obi-Wan va a caccia del responsabile.

Se non fosse stato chiaro nel primo film con gli approcci infantili, adesso Anakin è innamorato perso di Padmé… Peccato che Anakin non possa avere relazioni amorose poiché apprendista Jedi. Comunque sia, ad Anakin non è che interessi più di tanto, a 19 anni non può tenere a bada gli ormoni.

Aaaah, l’amore!

Obi-Wan trova il sicario delle minacce verso Padmé su Kamino, pianeta dove si sta creando un esercito segreto di cloni (Boba Fett!): Obi-Wan è sconvolto, viene catturato da Dooku assieme ad Anakin e Padmé che però sono mica i primi che passano! In una lotta stile Gladiatore contro mostri schifosi e CGIosi, vengono salvati dagli Jedi (Windu, Yoda, per nominarne alcuni).  Dooku fugge, ma prima ferisce Obi-Wan ed Anakin nell’orgoglio.

Palpatine decreta che questo esercito di cloni venga usato per la Repubblica così da combattere quelli della Confederazione. Inizia così la Guerra dei Cloni, mentre i due piccioncini Anakin e Padmé si sposano in segreto su Naboo.

Sarebbe anche l’ora di un bel viaggio di nozze, ma niente, mai una gioia.

Episodio III – Joda Out

Locandina artistica del film, Matt Busch

Sono passati 3 anni (eh, solo?) dall’inizio della Guerra dei Cloni, quando l’ultimo episodio della trilogia sequel inzia: La Vendetta dei Sith.

Anakin ed Obi-Wan vanno in aiuto di Palpatine che è stato catturato da Dooku e dal comandante dei droidi, Generale Grievous: un robot con la gobba ed il fiatone perenne, occhi gialli ed inquietanti. Nella lotta, Obi-Wan va K.O. mentre Anakin si trova ad avere la meglio su Dooku: Palpatine lo spinge ad uccidere il conte, nonostante i Jedi non uccidano mai a sangue freddo. Palpatine lo giustifica, dopotutto Dooku sarebbe troppo pericoloso per essere lasciato in vita… E così, zac, via la testa al conte! Facile con le spade laser.

Buona discesa verso il male, Anakin!

Dopo questo evento, Palpatine, che vuole tenersi Anakin stretto, lo nomina come suo rappresentante al Consiglio dei Jedi: gli Jedi però non hanno chissà che fiducia in Anakin perché troppo giovane ed impulsivo, così non gli danno il tanto desiderato titolo di Maestro.

Anakin diventa sempre più frustrato, perché come se non bastasse, sta avendo  dei sogni premonitori in cui vede Padmé morire di parto (sì, è incinta).

La guerra contro i droidi nel frattempo va avanti: Yoda sul pianeta dei Wookie (ciao, Chewbacca) ed Obi-Wan su Utapau contro il Generale Grievous (hello, there), eliminandolo dopo rincorse e cadute da restarci secco… Ma lui ha la Forza, lui può.

Palpatine confida il suo grande segreto ad Anakin: in realtà, lui è proprio il Signore Oscuro dei Sith, convincendolo a passare al Lato Oscuro della Forza per poter salvare la vita di sua moglie. Come to the datk side! We have cookies! Anakin cede e tradisce i Jedi, uccidendo Windu ed anche i piccoli bimbi apprendisti. Darth Vader è nato.  Nel frattempo, Palpatine scioglie il Senato e si proclama Imperatore dell’Impero Galattico.

(In tutto questo, Padmé la vediamo di tanto in tanto affacciata alla finestra con la faccia contrita o a sorridere o a starsene lì ferma tanto per fare scena. Povera Padmé.) 

Joda e Palpatine hanno uno scontro nel Senato (si lanciano gli scranni addosso, ma la Forza ti permette questo ed altro) in cui Joda fugge, per poi decidere di andare in esilio volontario.

Obi-Wan affronta il suo ex allievo Anakin sul pianeta Mustafar, saltando da una parte all’altra su un fiume di lava incandescente. Assistiamo ad una lotta infinita di spade che si incontrano a mezz’aria, finché alla fine Anakin ha la peggio: viene mutilato alle gambe e ad un braccio (e viene anche rosolato). Palpatine/Sidious lo salva e gli fa costruire un’armatura intorno al corpo, dotandolo nuovamente di gambe e braccia.

Nel frattempo, la povera Padmé muore dando alla luce due gemelli, Luke e Leia (Leila in Italiano), che vengono separati e nascosti su due pianeti diversi: Luke su Tatooine con gli zii (il pianeta di sabbia), mentre Leia viene portata si Alderaan. Vader apprende della morte della moglie, senza sapere della nascita dei figli…

Tiriamo le somme

Che dire, la trilogia sequel è interessante perché mostra la storia di uno dei cattivi più famosi ed importanti nella storia del cinema: Anakin Skywalker è un eroe tragico, degno di un’opera Shakesperiana. Inoltre, da segnalare in positivo c’è l’interpretazione di Ewan McGregor che porta in vita un giovane Obi-Wan Kenobi molto convincente e spiritoso.

Sicuramente, mostrare le continue trattative o le corse (parlo della corsa dei pod dell’episodio I) dopo un po’ possono risultare ripetitive e noiose, soprattutto se si decide di guardare il film ad un orario tardo: lo ammetto, durante il primo episodio la testa ha ciondolato così tanto che ho dovuto continuare il giorno dopo.

La creature CGI possono risultare molto finte ad un occhio abituato agli effetti speciali degli ultimi anni, ma i combattimenti con le spade laser sono avvincenti ed intrattengono a dovere: ho apprezzato molto quello di Darth Maul nel primo episodio, per esempio.

Doppia spada laser non è da tutti!

E se non l’avessi detto abbastanza chiaro, Jar Jar Binks non è un personaggio divertente: il suo modo goffo di agire lo rende una macchietta fastidiosa che se pure fa qualcosa di utile, lo fa solo per sbaglio e risulta solamente stupido. Il pubblico deve provare dell’empatia per i personaggi, in modo da potersi gustare la storia a dovere: alla fine deve esserci una giusta catarsi estetica, c’è bisogno dell’appagamento. Se un personaggio ha troppa fortuna e non fa una cosa buona dettata dall’intelligenza, a lungo andare lo spettatore si sente preso in giro.

Comunque sia, si tratta di tre film fondamentali per gustarsi appieno gli Star Wars originali: non posso che consigliarveli!

Come guardare Star Wars

Decisamente credo di essere l’ultima persona al mondo che può dirvi come guardare  Star Wars: per quanto mi riguarda, potete guardarvi i film pure in ordine sparso. Ma visto che non posso starmene zitta, dico la mia: magari mi darete ragione, oppure penserete che non ci abbia capito niente, ma tant’è. Okay, okay, ho recuperato tardi questa saga, ma meglio tardi che mai si dice, no? Tanto adesso, siamo di nuovo nel bel mezzo di un’altra trilogia, ambientata 30 anni dopo tutta la storia della trilogia classica, con gli episodi VII e VIII.

C’è da farsi venire il mal di testa.

Proviamo a spiegarlo in poche righe.

Il primo film (episodio IV) è uscito nel 1977, al quale seguirono l’episodio V e VI. Successivamente, la saga vide nuova vita nel 2002, avvicinando nuovi fan della mia generazione. Ovviamente, merchandise ovunque: basti pensare che senza volerlo, ho conservato delle mini spade laser trovate nei cereali e non sapevo chissà che cosa al riguardo (ma mi affascinavano parecchio). Ti lanciavano appresso di tutto, dalle coperte ai cuscini, dagli spazzolini alle scarpe con led rossi e suoni. Lelly Kelly spaziali.

Ops, sto divagando.

Andiamo al fulcro dell’articolo, va

Ho guardato i film di Star Wars in ordine cronologico di uscita al cinema (quindi episodio IV, V, VI e poi I, II, III), concludendo ovviamente con gli ultimi due (VII e VIII) che sono ancora freschi freschi di critica. La motivazione? Fra tutti, vedere il passaggio  graduale dalla stop motion all’uso del CGI. Insomma, Yoda passa da pupazzo imbronciato a pupazzo imbronciato in 3D: praticamente, si assiste all’evoluzione della storia del cinema ed è interessante se si ama questo campo. Ah, senza dimenticarci dei combattimenti con le spade laser! Si passa dal “ehi, facciamo piano che sennò ci facciamo male” al “ti faccio a pezzi mentre salto in aria.”

Altre persone, guardano il film in ordine cronologico seguendo invece la trama dei film, un po’ come se si stessero leggendo un libro. Fidanzato provò a farmi vedere i film seguendo quest’ultimo ordine, ma ammetto che vedere dopo pochi minuti l’entrata in scena di un personaggio come Jar Jar Binks mi aveva un po’ demoralizzato: forse a qualcuno potrà piacere perché buffo, ma per qualcun altro (esempio: io) potrebbe rappresentare la fine della sua avventura con Star Wars. In oltre, sapevo molto poco su Obi-Wan Kenobi (se non niente) e quindi, vederlo in azione in gioventù non mi aveva catturata chissà quanto: conoscendo la storia principale invece, mi ha permesso di affezionarmici di più, godendomi i tre episodi sequel.

Quindi, se per caso vi ritrovate a:

  1. non aver mai visto la saga di Star Wars
  2. aver visto Star Wars, ma siete combattuti su che ordine scegliere per il vostro amico/parente/vicino di casa a cui volete rovinare la vita con un ulteriore fandom a cui appassionarsi;

vi consiglio di iniziare a  guardare i film dall’episodio IV, aka il primo uscito al cinema nel ’77 aka Una Nuova Speranza

Poi, ovviamente, siete liberi di fare come volete… Ma fatelo!

No, non lo è.

 

 


Comunicazione di servizio: presto o tardi, arriveranno anche le recensioni sui film della saga – spero tutti.

Tremate, tremate.