Pronto, la compra una lavatrice?

No, non mi sono impazzita, non del tutto per ora.

Credo.

Per un brevissimo periodo ho fatto parte di un team incaricato di telefonare gente che aveva finito gli studi al college, chiedere un po’ della loro situazione attuale, giusto per aiutare a stilare i famosi sondaggi che poi mettono belli blasonati in giro per la città.

95% dei nostri studenti ha successo!

Il 20% non si lava i piedi!

Cose così.

Ecco, se mai abbiate avuto dubbi su come venissero stilati questi sondaggi, non temete, so i dietro le quinte.

  1. Generalmente la gente odia ricevere telefonate, pensando oddio, mi vogliono fregare, mi rifilano una lavatrice che neanche volevo, odio le lavatrici.
  2. Anche se giuri sulla tua stessa vita e i tuoi peluche che no, quella telefonata non durerà un quarto d’ora ma massimo un minuto, non ti crede nessuno.
  3. Se ti chiedono di richiamarli in un momento migliore, stai certo che pure se li richiamerai, non sarà mai un momento migliore.
  4. Molti non sanno che possono declinare l’offerta del partecipare al sondaggio, a volte un “no grazie” è un po’ più carino dello sbattere il telefono in faccia.
  5. Se hai un accento non britannico alcune persone sono ancora più sospettose, ma insomma, se non ti sto chiedendo conti bancari o la password del conto in banca di tua nonna forse stiamo al sicuro.

Uno spassionato consiglio? Bloccate il numero sconosciuto che vi sta telefonando se non volete rogne, io faccio così. Eaasy-peasy-lemon… Sì.

Hey, ma allora perché hai voluto fare questa esperienza?

Ma che ne so, ho pensato che magari dopo 250 telefonate mi sarebbe passata la fobia del telefono.

Risultato? No, il telefono mi fa ancora più schifo. 🙂

La terapia d’urto non funziona in questo caso.

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