Di nuovi anni e soliti giri

Gli aerei all’alba son così.

Buon anno anche se in ritardo di un mese! 2023 iniziato con grandi novità, tra le tante: non parlerò di clienti strani e casse inutilizzabili per un po’, un cambiamento che mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Che dire, mi sono resa conto che c’era bisogno di ingranare la terza, o anche la quarta o quinta, per quanto riguardasse il mio portfolio del tutto inesistente costituito da un sito e mezzo funzionate.

Salve, vorrei fare la web designer.

Salve a lei, mi faccia vedere il porfolio

Un sito e mezzo.

Molto interessante. Sicurezza!

Ecco come sarebbe andata a finire da qui a breve ad un ipotetico colloquio con qualche azienda sfigata ad avermi lì. Che poi, ancora non mi decido nemmeno nel sistemare il mio blog, insomma, insomma. Andiamo bene.

Web Design is my passion, disse.

Ma torniamo al negozio per un attimo

Da parte di due colleghe.

Anche a questo giro, se ne sono andati in 2, il manager ci manca poco lo licenziano, ed una mia collega è finita anche all’ospedale. No, non perché si sono menati, no. Ma sta bene, solo una brutta polmonite che tutti pensavamo fosse altro.

Fatto sta, l’aria puzzava da un paio di mesi a questa parte e l’avevo sentita. Stavo cadendo di nuovo nella trappola del sentirsi in colpa nel lasciare persone le quali non aspetterebbero due secondi per andarsene in un posto migliore = negozio che paga di più e chiude prima.

Ergo no.

Ci manca poco che il suddeto manager muore nel sapere che me ne stavo andando così di botto dopo le vancanze, ma sinceramente non ne potevo più. Ne verrà un altro di negozio, come era arrivato questo quasi come una grazia divina l’anno scorso.

Vi giuro non vi tartasserò più con palloncini.

Ultime parole famose.

Italia al caldo

Sono tornata in Italia per le vacanze e sembrava primavera. Ho portato con me tante di quelle calze che potevo legarle assieme e farci una bella corda per scendere giù dal balcone stile Raperonzolo.

La prossima volta parto con la valigia vuota.

Lo dico sempre ma poi non lo faccio mai.

Gorgie Farm

La piccola fattoria di Gorgie ha chiuso il 16 Gennaio e resterà chiusa per chissà quanto tempo.

Colpa della crisi, colpa del covid, insomma non sono riusciti a trovare i soldi per tenerla aperta al pubblico. E non è la prima volta che ha rischiato così tanto di essere dimenticata, già nel 2020 era stata chiusa.

Questa volta ho capito che mi sa non si può fare niente di niente.

Poi uno spera sempre in uno Scrooge che ha una botta di carità, ma la vita non è una zuccherosa storiella natalazia.

Ed è pure Gennaio inoltrato.

Mi mancheranno tanto gli alpaca, ma anche tutti gli altri animali che ti mettevano il sorriso solo a guardarli.

Team e Matite

Abbiamo fatto un esercizio di team building al college dove bisognava portare una pallina da tennis usando solo la parte della gomma delle matite da una parte all’altra della stanza.

In 6.

In equilibrio.

Immaginate questi adulti intorno ad una pallina da tennis che camminano piano piano.

Esilarante.

Ha vinto l’altro team perchè hanno avuto l’idea di chiedere più matite = che significherebbe chiede più risorse per il progetto.

Era tutto un modo per insegnarci il processo di sviluppo cretivo e quant’altro.

Sì.

Era una metafora.

La prossima volta giochiamo a un due tre stella e anche quella sarà una lezione di vita immagino.

Ero così presa dalla competizione bambinesca che non l’avevo capito.

Che delusione!

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