TikTok, l’app giovane per tutti che ti fa ballare e cantare (ma solo se ti va)

Adesivo, Muro, Colore, Decorazione Della Carta

Non so quando sono diventata come quei giornalisti che più di dieci anni fa, cercavano di descrivere il fenomeno emo che andava tanto di moda fra gli adolescenti del tempo: credo che quasi tutti ricorderanno il periodo in cui si andava in giro con il ciuffo nero davanti agli occhi, le braccia tempestate di bracciali e si ascoltava rock alternativo gridato da gente che tutto sapeva fare tranne che cantare (non tutti, eh, non tutti).

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Brutti ricordi.

Per dire, Jared Leto dei 30 Seconds to Mars ha vinto un Oscar e ha pure passato il periodo d’oro della sua carriera, dopo il flop con il Joker dentro Suicide Squad; al contrario, Gerard Way dei My Chemical Romance, adesso è un fumettista riconosciuto dopo il successo su Netflix di The Umbrella Academy. Insomma, il tempo va avanti, i tuoi idoli cambiano vita e le mode passano.

Come tutte, del resto.

Okay, ho scritto questo preambolo per parlare di cosa? Di TikTok, sì. Parlerò di questa applicazione che va tanto fra gli adolescenti e non, sperando di non rendermi ridicola.

Certe cose per capirle, come gli emo del 2009, le devi solo passare.

“Come va, ragazzi?” Io che cerco di mimetizzarmi con i ragazzi di oggi, parlando di app che non uso.

Tik Tok: di cosa si tratta?

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TikTok (in cinese, Douyin 抖音) è un’applicazione sviluppata in Cina che permette di creare dei brevi video originali dai 3 ai 15 secondi, con musica ed effetti speciali.

Inizialmente famosa come musical.ly, si è diffusa a macchia d’olio in tutto globo durante i lockdown che ci sono stati per il COVID-19 nel 2020: molti sono gli utenti che per noia curiosità si sono iscritti su TikTok.

Famose sono le challange (sfide) che possono coinvolgere chiunque, registrando una coreografia su una canzone particolare, cantando in playback oppure registrando semplicemente dei video divertenti o fai-da-te (cucina, bricolage, make-up).

Si tratta di un social network che viene consumato velocemente dall’utente medio: appena registrati, basta un pollice per scorrere da un video all’altro basato sui propri interessi o interazioni con gli altri utenti.

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Scegli i tuoi interessi! Immagine dall’app.

Si può rispondere al video principale con il proprio, creando così dei video reaction (reazioni) oppure fare dei veri e propri duetti che a volte hanno risvolti del tutto comici.

Sicuramente capisco perché piaccia a così tante persone: se regala una risata, un momento di svago, non ci trovo nulla di male. In oltre ci connette con il resto del mondo, ci sentiamo parte di qualcosa di più grande di noi (wow).

Mi preoccupa semmai l’ossessione di alcuni nell’avere più seguaci possibili, nel raccogliere like a più non posso, perdendo il contatto con la realtà: si può fare di TikTok un lavoro? A lungo andare non credo, anche se può rappresentare una buona piattaforma per coloro che hanno capacità artistiche notevoli.

Per alcuni, registrare un semplice video è stato fatale: secondo il sito TikTok Death Tracker, circa 60 persone sono morte, 28 solamente ferite. Tanti purtroppo sono gli utenti che cercano la fama, registrandosi in cima ai luoghi disparati, rischiando la propria vita. Sulle rotaie di un treno, sopra una semplice staccionata, in cima alle mura di un castello antico: scegliete voi la location meno pericolosa.

Ovviamente non tutti hanno questo impellente bisogno di darsi fuoco, e meno male, aggiungerei pure.

TikTok è diventato piattaforma di espressione del proprio disagio, criticando a volte anche in modo ironico i problemi della società di oggi: che un video possa portare al cambiamento? Speriamo di sì, soprattutto nel clima di questo 2020. Tanti per esempio sono stati i video a favore del Black Lives Matter, mostrando le proteste che ci sono in questi per le strade del mondo contro il razzismo e la brutalità della polizia.

L’ho usato anche io: che ne penso?

Vi consiglio TikTok? Mah. Se siete curiosi di sapere il tipo di contenuto che gira, andate su YouTube e guardate qualche TikTok Challange, giusto per farvi un’idea. Ci sono cosplayer, modelle, artisiti, gente comune, cani e gatti (sì).

Se non avete intenzione di creare voi stessi dei video, credo che iscriversi a questo social sia del tutto inutile: ho cancellato il mio account appena finito il tour.

Oggi non creo video, non sono fotogenica e ho le capacità motorie di uno scoiattolo abbioccato quando si tratta di ballare: credo di non farlo dall’ultima Macarena spontanea a chissà che festa nel 2012.

Se volete buttarvi nel mondo colorato e rumoroso di TikTok, fate pure! Magari troverete una nuova vocazione o vi farete una semplice risata… O vi mostrerà la cruda realtà del mondo.

Alla prossima app.